Santità e sacrificio: un'interpretazione cristologica di al-Ḥallāǧ secondo Louis Massignon

Piotr Sękowski (arabo: بيوتر سيكوفسكي), - sacerdote della diocesi di Gliwice, dottore in scienze teologiche nella specialità di teologia dogmatica, studi religiosi e dialogo interreligioso, arabista, islamologo, massignonologo. Ricercatore post-dottorato presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica a Roma, Preside del Comitato di Revisione dell'Istituto per la Ricerca sulla Teologia e la Spiritualità dell'Estremo Oriente (sezione araba), Preside della Facoltà di Mosaico “Albero vivificante della Santa Croce” della Scuola di Iconografia della Slesia, Responsabile della Casa Editrice SEKO, Curatore del Think Tank Internazionale “Definizioni Catechetiche”, Presidente della sezione polacca di “Badaliya”, ex responsabile nazionale della Gioventù Studentesca del Movimento Comunione e Liberazione in Polonia, membro dell'Associazione Sinicum Michał Boym SJ, Membro della Società dei Teologi Dogmatici, Membro dell'Associazione “Amici di Deir Mar Musa” (الخَليل دير مار موسى الحبشي, Al-ẖalīl Dayr Mār Mūsā al-Ḥabašī); e-mail: pgfseko@gmail.com; https://orcid.org/0000-0002-8119-717X.

Louis Massignon, uno dei più eminenti studiosi dell'Islam, è diventato famoso per la sua analisi della tradizione sufi, con particolare riferimento alla figura del mistico persiano al-Ḥallāǧ. La ricerca dell'arabista francese sulla spiritualità islamica fu fondamentale per lo sviluppo del dialogo tra cristianesimo e islam. Massignon, studiando la vita e l'opera di al-Ḥallāǧ, vide in lui chiari parallelismi con il concetto cristologico di santità. Questo testo cercherà di analizzare il rapporto tra la figura di al-Ḥallāǧ e la figura di Cristo nell'Islam, alla luce dell'interpretazione di Massignon.

Mistica e controversia: la vita e il pensiero di al-Ḥallāǧ

Al-Ḥusayn b. Manṣūr al-Ḥallāǧ (857-922) è una delle figure più affascinanti della storia del sufismo. La sua dottrina dell'unione con Dio, espressa nella famosa frase Anā al-Ḥaqq (“Io sono la Verità”), fu considerata controversa ed eretica dai teologi islamici del suo tempo. Al-Ḥallāǧ sosteneva di aver raggiunto l'unione mistica con Dio, il che contribuì alla sua accusa di apostasia e alla sua brutale esecuzione a Baghdad. Herbert Mason, The death of al-Hallaj: a dramatic narrative (Notre Dame, IN: University of Notre Dame Press, 1979). Mustapha Abdul-Hamid, «Religious Language and the Charge of Blasphemy: In Defence of Al-Hallaj», International Journal of Humanities and Social Science 3, fasc. 15 (2013): 283–90

Il suo approccio mistico alla religione, tuttavia, ha lasciato un segno profondo nel pensiero sufi ed è ancora oggi oggetto di molte analisi. La sua figura, sebbene controversa, è diventata un punto di riferimento per la riflessione sui limiti dell'esperienza spirituale e sul posto dell'individuo in relazione al divino. Molti studiosi hanno cercato di reinterpretare i suoi insegnamenti nel contesto di tradizioni mistiche più ampie, evidenziandone il carattere universale. Journal of Humanities and Social Science 3, fasc. 15 (2013): 283–90.

Massignon e l'interpretazione cristologica di al-Ḥallāǧ

Louis Massignon vedeva in al-Ḥallāǧ una somiglianza figurativa con Cristo, che derivava dal concetto di amore mistico e di devozione sacrificale. Secondo Massignon, al-Ḥallāǧ, come Cristo, assunse la sofferenza come atto di espiazione spirituale per tutta l'umanità. Il concetto di Badaliya di sofferenza sostitutiva per gli altri, approfondito dall'arabista francese, si riferisce fortemente al modello cristiano di salvezza attraverso il sacrificio. Louis Massignon, Badaliya: au nom de l’autre (1947-1962), a c. di Maurice Borrmans, Patrimoines (Paris: Les Editions du Cerf, 2011); Louis Massignon, Louis Massignon (1947-1962), a Pioneer of Interfaith Dialogue: The Badaliya Prayer Movement, a c. di e trad. da Dorothy C. Buck (New Jersey: Blue Dome, 2016); Paolo Dall’Oglio, «Louis Massignon and Badaliya», ARAM Periodical, fasc. 20 (2008): 329–36, https://doi.org/10.2143/ARAM.20.0.2033136.

Massignon interpretò la vita di al-Ḥallāǧ nel contesto della passione redentrice di Cristo, sottolineando che la sua morte non fu una mera esecuzione politica, ma la testimonianza di una missione spirituale. Nel pensiero di Massignon, al-Ḥallāǧ appare come qualcuno che non solo ha esplorato i confini dell'esperienza religiosa nell'Islam, ma ha anche anticipato un concetto universale di santità. La sua interpretazione del sufismo è stata un punto chiave nello sviluppo di una comprensione cristiana dell'Islam come tradizione spirituale, piuttosto che meramente legale o teologica. Piotr Sękowski, Chrześcijańska teologia islamu Louisa Massignona, Arabica (Gliwice-Rome: SEKO, 2024).

Le opere chiave di Massignon su al-Ḥallāǧ

La pluriennale ricerca di Louis Massignon sulla figura di al-Ḥallāǧ ha dato vita a diverse opere fondamentali che ancora oggi costituiscono un riferimento fondamentale nello studio del mistico sufi. Le sue analisi hanno influenzato non solo lo studio dell'Islam, ma anche lo sviluppo del dialogo interreligioso e della teologia mistica.

Massignon ha dedicato ad al-Ḥallāǧ diverse opere fondamentali, la più importante delle quali è la monografia in quattro volumi La Passion de al-Husayn-ibn Mansur al Hallaj, martyr mystique de l'Islam (1922, poi pubblicata in inglese come The Passion of Al-Hallaj, Mystic and Martyr of Islam). Quest'opera monumentale è considerata l'opera magna di Massignon. In essa l'autore fornisce una dettagliata biografia di al-Ḥallāǧ, analizzandone la vita, gli insegnamenti e il contesto storico e religioso. Dedica ampio spazio all'esame del processo e dell'esecuzione del mistico sufi, ritraendolo come figura del martirio mistico nell'Islam. Questo studio monumentale, basato su un'analisi approfondita delle fonti arabe, ha avuto un enorme impatto sulla percezione di al-Ḥallāǧ nel mondo scientifico e teologico. Massignon ha studiato anche i testi attribuiti ad al-Ḥallāǧ, tra cui il suo Dīwān, e l'influenza dei suoi insegnamenti sulle successive generazioni di sufi. Louis Massignon, La Passion de Husayn ibn Mansûr Hallâj: Martyr mystique de l’Islam exécuté à Bagdad le 26 mars 922. Étude d’histoire religieuse-La vie de Hallâj, tome 1 (Paris: Gallimard, 2010).

Essai sur les origines du lexique technique de la mystique musulmane (1922, poi pubblicato in inglese come Essay on the Origin of the Technical Language of Islamic Mysticism) si concentra sulle origini della terminologia mistica utilizzata nell'Islam. La sua ricerca riguarda l'etimologia dei principali termini mistici, tra cui il famoso Anā al-Ḥaqq, e il loro significato in un contesto teologico. Sebbene non si tratti di un'opera dedicata esclusivamente ad al-Ḥallāǧ, i suoi concetti ricorrono in tutta l'analisi, rivelandolo come una figura centrale del misticismo islamico. Louis Massignon, Essai sur les origines du lexique technique de la mystique musulmane, 1a ed. (Paris: Librairie Orientaliste Paul Geuthner, 1922), https://ia802604.us.archive.org/17/items/essaisurlesorigi00massuoft/essaisurlesorigi00massuoft.pdf.

Opera Minora (1969) è una raccolta in tre volumi dei saggi di Massignon, curata da Youakim Moubarac. Si tratta di un compendio delle diverse ricerche dell'autore sull'Islam, comprese profonde analisi del misticismo sufi. Include saggi sull'influenza di al-Ḥallāǧ sulle generazioni successive di sufi e riflessioni sulle implicazioni dei suoi insegnamenti per la teologia islamica. Louis Massignon, Opera Minora, a c. di Youakim Moubarac, vol. 1, 3 voll. (Beirut: Dar al-Maaref, 1963); Louis Massignon, Opera Minora, a c. di Youakim Moubarac, vol. 2, 3 voll. (Beirut: Dar al-Maaref, 1963); Louis Massignon, Opera Minora, a c. di Youakim Moubarac, vol. 3, 3 voll. (Beirut: Dar al-Maaref, 1963).

La santità di Cristo nell'Islam: il posto di Gesù nel pensiero sufi

Gesù (ʿĪsā) nell'Islam è riconosciuto come profeta, ma in alcune interpretazioni sufi il suo ruolo si estende oltre il quadro tradizionale della teologia islamica. Nel Corano, Gesù è chiamato Rūh Allāh (“Spirito di Dio”) e Kalimat Allāh (“Parola di Dio”), a indicare la sua posizione unica nel piano divino. I sufi, in particolare quelli ispirati da al-Ḥallāǧ, hanno spesso sottolineato Gesù come modello di contemplazione mistica e di amore sacrificale.

Massignon ha sottolineato che la spiritualità di al-Ḥallāǧ potrebbe essere interpretata come l'equivalente musulmano dell'esperienza cristiana della santità. Come Cristo, al-Ḥallāǧ trascendeva il quadro normativo della sua tradizione enfatizzando una relazione interiore con Dio, anche a prezzo della propria vita. Alcuni studiosi si spingono oltre, suggerendo che al-Ḥallāǧ incarnò un'esperienza religiosa trascendente che superava i confini confessionali e prefigurava un universalismo mistico. Roger Arnaldez, «Hallaj et Jésus dans la pensée de Louis Massignon», Horizons Maghrébins - Le droit à la mémoire 14, fasc. 1 (1989): 171–78, https://doi.org/10.3406/horma.1989.1040.

Massignon e il dialogo interreligioso contemporaneo: un ponte tra Islam e Cristianesimo

L'eredità di Louis Massignon nel contesto del dialogo interreligioso contemporaneo fornisce un prezioso punto di riferimento per comprendere il rapporto tra Islam e Cristianesimo. La sua interpretazione della figura di al-Ḥallāǧ ci permette di vedere che il misticismo, e in particolare l'esperienza spirituale, può fornire le basi per una più profonda comprensione tra le religioni. Nel mondo di oggi, dove le tensioni religiose e culturali portano spesso a divisioni, una rilettura dell'opera di Massignon può ispirare la ricerca di un terreno comune per il dialogo spirituale. Richard Wheeler, «Louis Massignon and Al-Hallâj - an introduction to the life and thought of a 20th century mystic», ARAM Periodical, fasc. 0 (2008): 221–43, https://doi.org/10.2143/ARAM.20.0.2033131.

Il suo concetto di Badaliya, o sofferenza sostitutiva dell'intenzione degli altri, apre uno spazio di riflessione sulla solidarietà spirituale interreligiosa. L'approccio di Massignon sottolinea che il dialogo non è solo uno scambio accademico di idee, ma anche una partecipazione profonda e mistica alla spiritualità dell'altro. Per gli studiosi e i teologi contemporanei, il suo lavoro è un esempio di come si possano costruire ponti tra diverse tradizioni religiose senza perdere la propria identità teologica.

Oggi, il crescente interesse per il sufismo, sia nel mondo accademico che nei movimenti spirituali di tutto il mondo, dimostra che il messaggio di Massignon rimane attuale. In un'epoca di globalizzazione e migrazione, in cui Cristianesimo e Islam si incontrano in nuovi contesti culturali, le sue riflessioni possono ispirare un approfondimento della comprensione reciproca. Piotr Sękowski, «Sufizm. Mistyczny wymiar islamu jako możliwe miejsce spotkania z chrześcijaństwem», in Studium teologii azjatyckiej. Study of Asian Theology, a c. di Dariusz Klejnowski-Różycki, Studia azjatyckie (Opole: Instytut Badań nad Teologią i Duchowością Dalekiego Wschodu. Redakcja Wydawnictw Wydziału Teologicznego Uniwersytetu Opolskiego, 2021), 47–62.

Conclusione

Louis Massignon vedeva in al-Ḥallāǧ una figura che anticipava l'idea di santità nell'Islam in modo quasi cristologico. La sua interpretazione della vita e del pensiero di al-Ḥallāǧ evidenzia paralleli fondamentali tra il misticismo sufi e il concetto cristiano di sacrificio spirituale. La sua ricerca ha riaperto il tema della mistica islamica come spazio per una profonda riflessione teologica.

Attraverso la ricerca di Massignon, al-Ḥallāǧ è diventato non solo un oggetto di riflessione accademica, ma anche un simbolo del dialogo interreligioso. La sua storia dimostra che l'esperienza di Dio può trascendere i confini delle dottrine teologiche, portando a una più profonda comprensione reciproca tra Cristianesimo e Islam. Gli studi islamici contemporanei, ispirati dalla sua opera, si rivolgono sempre più ai temi mistici come chiave di lettura delle dinamiche spirituali dell'Islam.


Bibliografia:

  • Abdul-Hamid, Mustapha. «Religious Language and the Charge of Blasphemy: In Defence of Al-Hallaj». International Journal of Humanities and Social Science 3, fasc. 15 (2013): 283–90.
  • Arnaldez, Roger. «Hallaj et Jésus dans la pensée de Louis Massignon». Horizons Maghrébins - Le droit à la mémoire 14, fasc. 1 (1989): 171–78. https://doi.org/10.3406/horma.1989.1040.
  • Dall’Oglio, Paolo. «Louis Massignon and Badaliya». ARAM Periodical, fasc. 20 (2008): 329–36. https://doi.org/10.2143/ARAM.20.0.2033136.
  • Mason, Herbert. The death of al-Hallaj: a dramatic narrative. Notre Dame, IN: University of Notre Dame Press, 1979.
  • Massignon, Louis. Badaliya: au nom de l’autre (1947-1962). A cura di Maurice Borrmans. Patrimoines. Paris: Les Editions du Cerf, 2011.
  • Essai sur les origines du lexique technique de la mystique musulmane. 1a ed. Paris: Librairie Orientaliste Paul Geuthner, 1922. https://ia802604.us.archive.org/17/items/essaisurlesorigi00massuoft/essaisurlesorigi00massuoft.pdf.
  • La Passion de Husayn ibn Mansûr Hallâj: Martyr mystique de l’Islam exécuté à Bagdad le 26 mars 922. Étude d’histoire religieuse-La vie de Hallâj. tome 1. Paris: Gallimard, 2010.
  • Louis Massignon (1947-1962), a Pioneer of Interfaith Dialogue: The Badaliya Prayer Movement. A cura di e tradotto da Dorothy C. Buck. New Jersey: Blue Dome, 2016.
  • Opera Minora. A cura di Youakim Moubarac. Vol. 1. 3 voll. Beirut: Dar al-Maaref, 1963.
  • Opera Minora. A cura di Youakim Moubarac. Vol. 2. 3 voll. Beirut: Dar al-Maaref, 1963.
  • Opera Minora. A cura di Youakim Moubarac. Vol. 3. 3 voll.